RAPUNZEL - L INTRECCIO DELLA TORRE

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(Tangled - 2010)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: Nathan Greno, Byron Howard
Sceneggiatura di: Dan Fogelman
Tratto da una storia di: Jacob Grimm, Wilhelm Grimm

Prodotto da: Roy Conli
Produzione: Walt Disney Animation Studios, Walt Disney Pictures
Animazioni: Walt Disney Animation Studios
Edizione Italiana: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia

USCITA ITALIANA: 26 NOVEMBRE 2010

La nuova commedia/musical natalizia della Disney del 2010 viene affidata a due giovani registi: Greno, sceneggiatore de "I Robinson" (2007) e Howard, regista di "Bolt" (2008). Una scelta che, a conti fatti, risulta azzeccata per la freschezza che i due riescono a portare ad una classica dei fratelli Grimm scritta ormai due secoli fa.

Il protagonista della storia, ben che il poster possa dire, è Flynn Rider, il ladro che insieme a due furfanti porta a termine un colpo di grande valore: rubare la corona della regina. Ma l'azione non sfugge agli occhi delle guardie che, prontamente, rincorrono i tre per la foresta, luogo in cui il gruppo si separa e Rider, tradendo gli altri due, fugge con il bottino in una radura nascosta, dove si imbatte in un alta torre solitaria. Scalata quest'ultima il ladro incontrerà, suo malgrado, l'inquilino della torre: una giovane ragazza dai lunghissimi capelli biondi che riesce a sopraffarlo. Flynn, una volta svegliato, per riavere il suo bottino e poter lasciare la torre dovrà soltanto esaudire il sogno della ragazza: mostrargli da vicino quelle luci brillanti che una volta l'anno vede da lontano dalla sua finestra nell'alta torre. Inizierà così l'avventura che porterà i due dove non avrebbero mai immaginato.

La storia che gli studios hanno scelto di portare in immagini per questo natale è soltanto ispirata all'originale dei Fratelli Grimm. Invece dei frutti qui troviamo un fiore magico, nato da una "goccia di sole", invece di contadini la famiglia reale e invece di un principe un orfano che sbarca il lunario commettendo furti qua e là. Il tutto raccontato in una veloce premessa iniziale, con tanto di voce fuori campo, premessa che ha come protagonista Dama Gothel, una strega senza poteri magici che si mantiene giovane grazie al potere del fiore. Ma, una volta utilizzato questo per guarire la regina da una grave malattia, la strega ritroverà quei poteri tanto ambiti in una bambina, la figlia della regina nata proprio dopo la sua guarigione, che la strega rapirà e terrà nascosta nella torre.

Grazie a questa premessa la storia della principessa scomparsa risulta decisamente più leggera e fresca, breve nel suo svolgimento e con dei personaggi carismatici accompagnati da poche spalle di grande effetto. Due giovani registi che riescono a rendere attuali, moderne, le personalità dei due protagonisti principali in uno scenario d'altri tempi. Una principessa lontana dai canoni dei classici Disney, ingenua e sognatrice, e un furbo bellimbusto capace soltanto di mentire e rubare. Una storia prevalentemente divisa in due, con una prima parte molto didascalica, atta ad illustrare la storia e i personaggi, e una seconda parte molto più d'azione in cui si assiste anche ad un evoluzione di tutti (veramente) i personaggi coinvolti, secondari e spalle comprese.

Gli scenari in cui si svolgono tutte le scene sono estremamente pochi, così come il numero dei personaggi totale, per non complicare ulteriormente la storia e focalizzare meglio l'attenzione sui protagonisti. Le scene si susseguono con un buon ritmo per tutta la durata del titolo, anche se in alcuni punti risultano troppo velocizzate; piccoli compromessi cui si è dovuto scendere per evitare di allungare inutilmente la storia. Alla base di quest'ultima troviamo l'inossidabile lotta tra bene e male, ma anche il rapporto tra genitori e figli e la personale realizzazione, cosa che tocca anche gli allegri briganti che saranno protagonisti in un paio di scene.

Passando alle immagini, Rapunzel è sì una pellicola realizzata con animazioni in computer grafica, ma alla fine risulta molto in linea con le classiche favole degli studios. Grazie anche all'apporto dell'esperienza di John Lasseter (Pixar), qui produttore esecutivo, si assiste ad un lavoro di buona fattura. Le animazioni dei personaggi sono molto convincenti, facciali comprese, e gli scenari molto particolareggiati ed estremamente luminosi. Ma a stupire su tutto è il grande lavoro svolto sui lunghi (oltre ogni modo) capelli della protagonista e le simulazioni sui fluidi. Per questi ultimi, la scena della cava e della distruzione della diga è un vero spettacolo.

In definitiva questo nuovo lungometraggio d'animazione riesce a riportare lustro agli studios fondati da Walt Disney con una storia estremamente giovane, luminosa e matura, originale quanto basta, con poche infarciture musicali e con delle battute niente male, grazie anche a delle spalle comiche convincenti come il camaleonte Pascal, il cavallo Maximus, i briganti e persino un cupido ubriaco presente anch'esso nella taverna. Una storia prevalentemente al femminile ma in grado di divertire anche l'altro sesso. Buoni sentimenti e personaggi ben disegnati capaci di conquistare la simpatia di spettatori di qualsiasi età. Nota positiva per il doppiaggio: un lavoro ben fatto per i due protagonisti che hanno le voci di Laura Chiatti (Rapunzel) e Giorgio Morelli (Flynn) perfettamente calati nelle parti.

Entro qualche mese avremo invece il verdetto sugli incassi in tutti i box-office del mondo. Vista la qualità non ci sono dubbi sul fatto che potrebbe risultare un successo anche per i produttori, ma lo stratosferico budget richiesto per la realizzazione, che voci di corridoio stimano a ben 260 milioni di dollari, potrebbero ridimensionarne il successo.

Il lungometraggio d'animazione arriva nei cinema in Italia in contemporanea con l'uscita di casa, il 16 Novembre 2010, e con doppiatori come Mandy Moore, Zachary Levi, Donna Murphy, Ron Perlman, Jeffrey Tambor e molti altri.




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